Nelle strutture in calcestruzzo esposte, la formazione delle efflorescenze è solitamente conseguente alla presenza della calce libera, altrimenti definita calce libera da idrolisi, che rappresenta mediamente il 15/20% dei prodotti del processo di idratazione, ed alle sua trasformazione in concrezioni cristalline bianche. È possibile bonificare le superfici in calcestruzzo interessate dalla presenza di efflorescenze ed impedirne la ricomparsa, attraverso l’oculata asportazione, seguita da provvedimenti atti ad inibire la penetrazione e la motilità dell’acqua nel conglomerato.
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